INFORMAZIONI DI BASE
UBICAZIONE:
comune: Quero Vas (BL)
indirizzo: Frazione Santa Maria, Quero
COORDINATE: 45.945667, 11.922807
ACCESSIBILITÀ
- accessibilità disabili: accessibile esternamente
- stagione consigliata: tutto l’anno
- indicazioni per giungere al punto di partenza: Si raggiunge attraverso la statale Feltrina SR348 che conduce a Treviso. Al km 41 si imbocca la vecchia strada più bassa dell’attuale SR portandosi a fianco della ferrovia.
INFORMAZIONI
telefono: 0439/788051
DESCRIZIONE
La fortezza di Castelnuovo in calcari dolomitizzati si erge sulla stretta gola del Piave, originariamente a controllo del traffico via terra e via fiume, verso e dalla pianura trevigiana. Edificata nel XIV secolo per scopi militari e commerciali, divenne in seguito un palazzo-castello e ora è casa di preghiera dei padri Somaschi che lo acquistarono nel 1924. Castelnuovo è così chiamato perché sostituì un precedente fortilizio posto più a sud, assaltato e smantellato nel 1196 dalle milizie di Gherardo de Taccoli, vescovo di Belluno. L’attuale costruzione che poggia una delle due torri quasi direttamente sul greto del fiume, fu costruita dal capitano veronese Jacopo Crivelli, per conto della Serenissima, che fino alla caduta della Repubblica lo resse inviando castellani, esponenti di famiglie patrizie che vi rimanevano due anni con potere di giurisdizione sul territorio della pieve di Quero. Qui visse Girolamo Miani, fondatore dell’ordine dei Padri Somaschi. Nei secoli successivi conobbe vari passaggi di mano e spoliazioni, subendo gravi danneggiamenti nel corso della Prima Guerra Mondiale. La fortezza è composta da un corpo centrale con una volta per il passaggio dei carri e dei pedoni, che veniva chiusa con portali e a cui si accedeva con ponti levatoi. All’inizio del Cinquecento, sulla sponda opposta del Piave, in sinistra idrografica, fu eretta una torre utile come avamposto di controllo e necessaria per tendere una catena in ferro che bloccava trasversalmente il passaggio delle zattere sul Piave. La torre venne accidentalmente distrutta nel 1885. Dal 2009 vi sono stati importanti lavori di restauro esterno del manufatto.
NOTIZIE VARIE
Nel 1924 il castello fu acquistato dalla Congregazione dei Padri Somaschi che ancora oggi lo abitano e lo curano.
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PER SAPERNE DI PIU'
- bibliografia: n.d.
AUTORE: Letizia Lonzi, 30/04/2020