INFORMAZIONI DI BASE
UBICAZIONE
comune: Vallada Agordina (BL)
indirizzo: località Sacchet
COORDINATE: 46.369528, 11.935585
ACCESSIBILITÀ
- accessibilità disabili: VISIVA tutto il complesso / MOTORIA tutto il complesso con un supporto
- stagione consigliata: estate
- indicazioni per giungere al punto di partenza: Vallada Agordina sorge in Valle del Biois tra Canale d'Agordo e Cencenighe Agordino sulla S.P. 346 del Passo S. Pellegrino. La chiesa si trova in località S. Simon, sopra la località Sacchet ed è visibile sul versante meridionale del Monte Celentone, in posizione panoramica.
INFORMAZIONI
- orari: aperta durante l’estate e su richiesta contattando la Pro Loco Vallada Agordina
- telefono: Pro Loco Vallada Agordina 324 5906493 / 349 5483129
- e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
DESCRIZIONE
Nell’Alto Agordino, in posizione dominante, si trova questo vero tesoro di storia e di arte che racchiude uno dei più estesi cicli pittorici del Cinquecento in provincia di Belluno prodotto dalla mano del pittore Paris Bordone, allievo di Tiziano Vecellio, attorno al 1550.
Al suo interno la chiesa conserva l’altare maggiore cinquecentesco di fattura tedesca e altri dipinti e sculture di ambito veneto nonché l’organo di Antonio Callido del 1802 che, assieme agli affreschi fanno sì che la chiesa sia annoverata tra i monumenti di interesse nazionale. Nelle immediate vicinanze si nota l’antico oratorio della confraternita dei Battuti e la sua Madonna della Misericordia.
Nella chiesa di San Simon, così comunemente nota ai locali, la Formazione di Contrin (già indicata come Dolomia del Serla) la fa da padrona; questo tipo di pietra venne usata dagli scalpellini di Cencenighe per produrre oggetti di uso domestico o produttivo come mortai, recipienti, stufe, abbeveratoi, macine, frantoi, ma anche più elaborate fontane, frontoni architettonici, acquasantiere, edicole, balaustre, capitelli e altri manufatti.
Il pavimento della navata è in tavole di legno di larice mentre quello del presbiterio e del coro era in lastre di calcare grigio locale e non in pietra dolomia che invece è presente sulla usurata soglia dell’ingresso laterale e in qualche elemento esterno. Dal 1877 è stata dichiarata Monumento Nazionale.
NOTIZIE VARIE
Il complesso religioso, con il cimitero, oggi è lontano da ogni circuito viario; in realtà è ciò che rimane di un aggregato a mezza costa sul Monte Celentone frequentato almeno dal XII secolo anche se la tradizione parla di VIII secolo.
LINK A SITI INTERNET sullo stesso tema
PER SAPERNE DI PIU'
F. VIZZUTTI, Tesori d’arte nelle chiese dell’Alto Bellunese. Agordino. Un itinerario di storia e d’arte, Provincia di Belluno Editore, Belluno 2003
AUTORE: Letizia Lonzi, 30/04/2020