9 - Sorgenti di Angheraz

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9. Sorgenti del Tegnàs (1000m s.l.m. circa)

Lungo l’itinerario si incontra l’opera di presa che raccoglie le acque della sorgente Polver una emergenza idrica diffusa che scaturisce alla base di una scarpata detritica localmente ricoperta da depositi glaciali a grana fine (da cui deriva il nome Polver, polvere in italiano).

La Val d’Angheràz dalla sorgente i Polver. In primo piano il greto del Tegnàs, disseminato di chiari massi di dolomia (foto D.G.). La Val d’Angheràz dalla sorgente i Polver. In primo piano il greto del Tegnàs, disseminato di chiari massi di dolomia (foto D.G.).

10 - Cascata dell'Inferno

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10 Cascata dell’Inferno (1020 m.) - Formazione di Agordo e Conglomerato di Voltago

Lungo il Torrente Bordina affiora per un lungo tratto la Formazione di Werfen, essa è costituita da un consistente pacco di strati che nell’insieme presenta caratteristiche simili (rocce calcareo-marnose, siltoso-arenacee, sottilmente stratificate e quindi facilmente erodibili), ma se guardiamo nel particolare la composizione litologica e i caratteri sedimentologici mutano in continuo. Questa variabilità ha spinto i geologi a suddividere la formazione in 9 membri (un membro è una unità litostratigrafica di ordine gerarchico inferiore rispetto alla formazione), al fine di riconoscere in ciascuno di essi una maggior uniformità.

11 - Sezione a U

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11 La sezione ad “U” (1088 m s.l.m.) - Panorama sulla grande sezione compresa fra Terza Pala e Agnèr

Si può ammirare in tutto il suo splendore una sezione da manuale di valle glaciale: la Valle di San Lucano con il suo caratteristico e gigantesco profilo ad “U” compreso fra la Terza Pala e l’Agnèr, larga 3000 metri e profonda 2100 metri.

Il profilo è leggermente asimmetrico col fianco sinistro, più ripido, perché scolpito in strati a reggipoggio e quello destro, meno inclinato, perché modellato in strati a franapoggio e alla base depositi di frana.

Poco prima di giungere a Pont si può ammirare la Valle di San Lucano col suo classico profilo ad “U”, a sinistra le Pale di S. Lucano a destra l’Agner (Foto D. G.). Poco prima di giungere a Pont si può ammirare la Valle di San Lucano col suo classico profilo ad “U”, a sinistra le Pale di S. Lucano a destra l’Agner (Foto D. G.).

12 - Pont

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12 Pont (1149 m s.l.m.) - Le cave, la Formazione di Moena

Arrivati a Pont si può ammirare una bella cascata scolpita nel Calcare di Morbiac un calcare marnoso grigio scuro di aspetto nodulare deposto nell’Anisico superiore in ambienti di acque poco profonde, a volte zone palustri.

Gironzolando nella zona in sinistra idrografica ci si può imbattere nei resti di un’attività estrattiva abbandonata ormai da tempo. Nel primo dopoguerra in una serie di piccole cave, qualcuna anche in sotterraneo, si estraeva il “Marmo Nero di Taibon” un calcare bituminoso scuro appartenente alla Formazione di Moena. Sono ancora visibili nella zona resti di macchine, blocchi semilavorati, segni del taglio su roccia con filo elicoidale. Le cave odorano sensibilmente di zolfo e talvolta dalla roccia scura sgocciolano idrocarburi.

Cascata di Pont un salto di circa 30 metri scavato su strati del Calcare di Morbiac (foto D.G.).Cascata di Pont un salto di circa 30 metri scavato su strati del Calcare di Morbiac (foto D.G.).

13 - Casera Pian della Stua

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13 Pian della Stua (1373m s.l.m.) - Passaggio scogliera-bacino

La superficie topografica tormentata della zona del Pian della Stua indica che ci troviamo sul macereto di una antica frana, ormai completamente colonizzata dalla vegetazione anche grazie all’abbondanza nei detriti di materiali di composizione vulcanica molto più fertili di quelli dolomitici.

La Val di Reiane presenta il versante nord modellato in rocce magmatiche (andesiti, lave a cuscino rimaneggiate) e solcate da canaloni impostati talvolta in corrispondenza di paleo-faglie triassiche. Il fondovalle è scavato in prevalenza nei calcari sottilmente stratificati della F. di Livinallongo, in parte ricoperti da detriti di falda e macereti di frana, l’alternanza di strati a differente resistenza all’erosione ha originato una serie di cascate. Il fianco sud della valle è interamente scolpito nella Dolomia dello Sciliar e corrisponde alla scarpata di scogliera delle Pale del Balcon.

Casera Pian della Stua con dietro la scarpata di scogliera delle Pale e il Sass Negher (foto D.G.).Casera Pian della Stua con dietro la scarpata di scogliera delle Pale e il Sass Negher (foto D.G.).

14 - Casera Campigat

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14 Casera Campigat (1801m s.l.m.) - La scarpata di scogliera

Casera Campigat (q. 1801 m s.l.m.). può fornire, in caso di bisogno, un rustico ma valido riparo. Nell’area circostante (Sass Negher, Campo Boaro, Val delle Camorze, Coston della Vena) affiorano rocce magmatiche (lave a cuscini rimaneggiate) e talvolta si può osservare direttamente il loro contatto con le rocce dolomitiche. Da queste zone provengono diversi minerali: quarzo; analcime, heulandite, calcedonio e perfino rame nativo.

Forcella Cesurette e Casera Campigat, oltre la cresta spunta il villaggio di Garès; si può notare la strada militare che sale con diversi tornanti verso la casera; dalla casera il percorso continua seguendo la cresta verso destra. Sulla sinistra in primo piano è visibile il contatto (tettonico per faglia trascorrente destra) fra le rocce chiare della scarpata di scogliera e le lave a pillow rimaneggiate di colore scuro (foto Lucio D’Alberto)Forcella Cesurette e Casera Campigat, oltre la cresta spunta il villaggio di Garès; si può notare la strada militare che sale con diversi tornanti verso la casera; dalla casera il percorso continua seguendo la cresta verso destra. Sulla sinistra in primo piano è visibile il contatto (tettonico per faglia trascorrente destra) fra le rocce chiare della scarpata di scogliera e le lave a pillow rimaneggiate di colore scuro (foto Lucio D’Alberto)

15 - Casera ai Doff

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15 Casera ai Doff (1878m s.l.m.) - Il Conglomerato della Marmolada

Dal sentiero verso F.lla Caoz verso il M. Caoz (Formazione del M. Fernazza), i Lastei di Pape e Casera ai Doff (foto D.G.).Dal sentiero verso F.lla Caoz verso il M. Caoz (Formazione del M. Fernazza), i Lastei di Pape e Casera ai Doff (foto D.G.).

Da Forcella Caoz (1944) e da Casera ai Doff, si ha una splendida visuale sulla catena dell’Agnèr e sull’enorme circo glaciale della Val d’Angheràz, l’influenza della tettonica nello sviluppo del paesaggio è evidente: lungo le faglie trascorrenti caratterizzate da piani di faglia verticali, si sono impostati i canaloni che incidono, frammentandolo, il lungo crinale dallo Spiz d’Agnèr alla Croda Granda.

16 - Malgonera

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16 Malgonera.: le lave a cuscino.

Sopra la località Malgonera (lungo il sentiero CAI n. 762 a quota 1700 m s.l.m. circa) si può osservare uno straordinario affioramento che documenta le relazioni fra vulcanesimo e sedimentazione; un pacco di strati calcarei sottilmente stratificati della Formazione di Livinallongo è ricoperto da una spettacolare sequenza (diverse centinaia di metri) di lave a cuscino (pillow lava).

Malga Malgonera con sullo sfondo la parete di lave a cuscino. In alto il Monte Caoz modellato nella Formazione del Monte Fernazza (foto D.G.).Malga Malgonera con sullo sfondo la parete di lave a cuscino. In alto il Monte Caoz modellato nella Formazione del Monte Fernazza (foto D.G.).

17 - Valgrande

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17 Val Grande (1340m s.l.m.) - Le rocce del laccolite di Malgonera

Il sentiero CAI n. 762 scende da Malgonera verso Pont all’interno di quella che prima della tempesta Vaia era la Foresta demaniale di Malgonera e attraversa la Val Grande. In questa zona è possibile incontrare rocce magmatiche intrusive alquanto rare come pirosseniti, gabbri, monzoniti e sieniti. Le pirosseniti sono rocce molto povere di silice (rocce ultrabasiche) di colore scuro, costituite in gran quantità da cristalli prismatici neri di pirosseno augitico e con piccoli cristalli verdi di olivina. I gabbri sono composti in quantità simili da pirosseno augitico (prismatico, nero) e plagioclasio (color grigio chiaro e aspetto vitreo).

Val Grande, affioramento di pirosseniti, rocce intrusive ultrabasiche di colore scuro (foto D.G.).Val Grande, affioramento di pirosseniti, rocce intrusive ultrabasiche di colore scuro (foto D.G.).

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