6- Sentiero Cozzolino

. Posted in Der Wanderweg der Erde

6 Sentiero Cozzolino (900 m. circa), punto chiave per la comprensione della geologia delle Dolomiti

Il panorama visibile da questo sito permette di cogliere, in modo significativo, i rapporti geometrici fra la piattaforma carbonatica anisica del Contrin e il contiguo Calcare di Morbiac di ambiente lagunare e fra la scogliera ladinica (Formazione dello Sciliar) progradante sul bacino marino adiacente (Formazione di Livinallongo).

Panorama verso la Quarta e la Terza Pala di San Lucano con indicazione della situazione geologico-stratigrafica (foto D.G.).Panorama verso la Quarta e la Terza Pala di San Lucano con indicazione della situazione geologico-stratigrafica (foto D.G.).

All’inizio dell’era Mesozoica (fra i 252 e i 247 Ma fa) la regione dolomitica era una piatta e uniforme area costiera, nel periodo successivo (Anisico) per motivi legati alla tettonica e ad oscillazioni del livello del mare si verificò una notevole frammentazione ambientale.

In quella che sarebbe poi divenuta la Valle di San Lucano, nell’Anisico superiore una serie di faglie contemporanee alla sedimentazione (sinsedimentarie), con motivo a gradinata, ha avuto l’effetto di abbassare l’area posta ad occidente dove si instaurarono condizioni anossiche (Formazione di Moena) rispetto a quella orientale dove si sedimentava la Formazione del Contrin, di piattaforma carbonatica. Le faglie si riconoscono facilmente anche grazie all’azione di erosione selettiva svolta dai corsi d’acqua, più efficace lungo le fasce di roccia fratturata. 

La piattaforma del Contrin a est del Boral di Lagunàz è molto sviluppata (spessore 500 metri) e poggia con contatto diretto sulla Formazione di Agordo. A ovest la situazione è più complessa, nei primi 300 metri è a contatto col Calcare di Morbiac, poi si interrompe del tutto, sostituita con contatto eteropico proprio dal Calcare di Morbiac. La maggior velocità di sedimentazione della piattaforma (grazie alla precipitazione del carbonato di calcio sia diretta sia indotta dagli organismi) rispetto alla contigua area lagunare aumenta il dislivello fra i due ambienti e in un secondo tempo la piattaforma del Contrin prograda e ricopre parzialmente il Calcare di Morbiac.

Nel Ladinico in seguito ad un aumento del livello del mare si instaurarono condizioni schiettamente marine su tutta la Regione Dolomitica, la piattaforma del Contrin non riuscì ad adeguarsi alle nuove condizioni e cessò la sua attività. Solo su alcune aree poco profonde cominciarono ad attecchire comunità di organismi fissatori di carbonato di calcio, principalmente batteri e subordinatamente alghe, spugne e coralli.  

Queste nuove piattaforme, in un elevato contesto di subsidenza, crebbero velocemente verso l’alto e si espansero lateralmente andando a ricoprire i depositi bacinali della Formazione di Livinallongo.

La progradazione delle clinostratificazioni è evidente sotto la Quarta Pala mentre il cuneo di strati della Formazione di Livinallongo diventa via via più spesso con l’allontanarsi dal nucleo della piattaforma, posto nella Seconda Pala.

Più in alto, sulla parete della Seconda e della Terza Pala, si riconosce una linea obliqua leggermente concava, una stretta cengia impostata in presenza di un sottile livello di cineriti. Questo orizzonte è presente su tutta la Regione Dolomitica ed è la testimonianza di una eruzione vulcanica particolarmente violenta che coinvolse, nel Ladinico superiore, un’area allora emersa posta a Sud delle Dolomiti.

Schizzo geologico del Gruppo delle Pale di San Lucano (dis. D.G.). Schizzo geologico del Gruppo delle Pale di San Lucano (dis. D.G.).

 

Alla sommità del Boral di Lagunàz, sulla destra della forcella, si può distinguere (meglio usando un binocolo) un arco di roccia noto come Arco del Bersanel, un tempo raggiungibile attraverso la dismessa Ferrata Miola.

Nella parte inferiore del Boral di Lagunàz, su una larga cengia sopra un alto salto di roccia, si estende un bosco di faggio. Questo lembo di bosco praticamente inaccessibile divenne, alla fine del 1800, comunque molto appetibile. A quel tempo la Valle di San Lucano era quasi completamente priva di vegetazione arborea, i faggi in special modo erano impiegati per la produzione di carbone di legna utilizzato prima nei forni fusori di Col di Prà e poi in quelli della Miniera di rame di Valle Imperina. I valligiani per sfruttare anche questa risorsa realizzarono una vera e propria ferrata con ancoraggi metallici infissi nella roccia e piombati a cui si attaccavano scale di legno con le quali i boscaioli riuscivano a raggiungere la cengia ed effettuare l’esbosco. 

Salendo ancora qualche decina di metri lungo il sentiero si possono vedere due ampi affioramenti molto significativi. Nel primo, più in basso, affiora il Membro di Cencenighe della Formazione di Werfen il colore e la situazione della roccia, fittamente stratificata e fratturata, è correttamente indicato dal toponimo Crepe Rosse.

Il secondo, più in alto, vede il passaggio fra la Dolomia del Serla inferiore (ben stratificata di colore grigio) e la Formazione di Agordo (grigio giallastra). 

In alto si riconosce lo zoccolo dello Spigolo Nord dell’Agnèr costituito da Formazione del Contrin delimitato a Est dal Van di Mez e a Ovest dal Vanet del Piz, profondi canaloni impostati lungo faglie trascorrenti verticali.

Lo Spigolo Nord dell’Agnèr (Formazione dello Sciliar) e alla base lo zoccolo parzialmente ricoperto di vegetazione (Formazione del Contrin); in primo piano al centro dell’immagine il passaggio fra Dolomia del Serla e Formazione di Agordo, in primissimo piano il macereto di frana su cui si snoda il sentiero (foto D.G.). Lo Spigolo Nord dell’Agnèr (Formazione dello Sciliar) e alla base lo zoccolo parzialmente ricoperto di vegetazione (Formazione del Contrin); in primo piano al centro dell’immagine il passaggio fra Dolomia del Serla e Formazione di Agordo, in primissimo piano il macereto di frana su cui si snoda il sentiero (foto D.G.).

Download

download pannello informativo Scarica l'intero contenuto del pannello informativo n.6 (formato pdf)

DIE PARTNER DES PROJEKTS

 

Universitat Innsbruck

UNIVERSITÄT INNSBRUCK

 

Logo IIS Follador

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
"U. Follador - A. De Rossi"

 

circolo cultura e stampa bellunese

CIRCOLO CULTURA E STAMPA BELLUNESE